Il regalo. Del vento tramontano fiabe italiane popolari / Подарок северного ветра. Итальянские народные сказки
Шрифт:
E and`o in chiesa a vegliare il morto. C’era un lumicino fioco fioco vicino al morto, e tutto il resto buio. Il morto comincia ad alzare una gamba. Il ragazzo lo guarda e non si fa n'e in qua ne in l`a. [43]
Il morto alza la testa, e il ragazzo sbadiglia. Allora il morto dice:
– Ehi, tu! Sono vivo ancora!
Il ragazzo dice:
– Se sei vivo, morirai ora.
Prende uno spegnitoio, glielo d`a sulla testa e l’ammazza. Torna dallo zio prete e gli dice:
43
non si fa n'e in qua ne in l`a – и ни с места
– Sai, quel morto, non aveva finito di morire, e l’ho finito io.
Le domande da rispondere
1. Cosa ha risposto lo sciocco ai ladri?
2. Elencate tutto che non conosce lo sciocco?
3. Perch'e il sagrestano si `e messo nella bara?
4. Con che scopo lo ha fatto?
5. Come lo sciocco ha ucciso il sagrestano?
La lattaia regina
C’erano un Re e una Regina che non avevano avuto figli. Una vecchina disse loro l’avvenire.
– Contentatevi di scegliere, – disse, – tra avere un figliolo che se ne andr`a via di casa e non lo vedrete pi`u, e una figliola che se la guarderete per bene riuscirete a tenerla fino a diciott’anni.
Il Re e la Regina si contentarono della figliola; e difatti, poco dopo la figliola venne al mondo. Il Re fece fare un bellissimo palazzo sottoterra e l`i la bambina fu educata e cresciuta senza sapere nulla di quel che c’era l`a sopra.
Arrivata a diciott’anni, cominci`o a pregare la governante che le aprisse la porta. E la governante fin`i per obbedirle. La ragazza usc`i dalla porta e si trov`o in giardino. C’era il sole che lei non aveva mai visto, i colori del cielo e dei fiori, e ne rest`o incantata. Ma ecco che dal cielo cal`o un uccello dalle grandi ali, la prese con gli artigli e la port`o via.
Vol`o, vol`o, poi scese su una casa di campagna e abbandon`o la ragazza sul tetto. Due contadini, padre e figlio, dai campi, videro qualcosa che luccicava sul tetto di casa. Salirono sul tetto con una scala a pioli [44] e ci trovarono una ragazza con una corona di brillanti in testa che luccicava tutt’intorno. [45] Quel contadino aveva cinque figlie che facevano le lattaie; e si tenne la ragazza a casa insieme con le cinque figlie. Ogni mese si vendevano un brillante della corona e cos`i campava tutta la famiglia.
44
scala a pioli –
45
luccicava tutt’intorno – освещала все вокруг
Quando i brillanti furono finiti, la ragazza disse:
– Io non voglio vivere alle vostre spalle, [46] mamma, – (lei ormai chiamava mamma la moglie del contadino), – andate dalla Regina di questo paese e fatevi dare qualcosa da ricamare.
La donna and`o, ma la Regina le disse:
– Cosa volete che sappia ricamare una vostra figlia, che ha sempre fatto la lattaia?
E per dispregio le diede un pezzo di canovaccio.
La ragazza si mise a ricamarlo e ne venne fuori una cosa cos`i preziosa, che la Regina quando la contadina glielo port`o rest`o a bocca aperta, e le mand`o due monete d’oro, e insieme un cencio da toglier la polvere [47] , che provasse a ricamare un po’ quello.
46
Io non voglio vivere alle vostre spalle – Не хочу жить за ваш счет
47
un cencio da toglier la polvere – тряпка, которой вытирают пыль
Dopo qualche giorno, la contadina le port`o un capolavoro di ricamo. La Regina le diede tre monete d’oro e una gonnellaccia tutta sdrucita. La contadina gliela riport`o che pareva una gonna da festa da ballo.
– Ma dove ha imparato a ricamare cos`i bene, vostra figlia? – chiedeva la Regina.
– Dalle monache…
– Sar`a, ma questi non sono lavori che possano essere usciti dalle mani [48] d’una contadina. Bene, le ordiner`o tutto il corredo di sposo di mio figlio.
48
possano essere usciti dalle mani –
Il figlio del Re, saputo di questa lattaia che gli ricamava il corredo, la volle conoscere, e l’andava a trovare mentre lavorava. E siccome era un giovane un po’ discolo, le dava anche noia. [49] Un giorno, dai e dai [50] , la prese di sorpresa e le diede un bacio. La lattaia allora gli punt`o il punteruolo contro il petto. Lo punse nel cuore e lui mor`i.
La ragazza fu condotta al Tribunale, e questo Tribunale era formato dalle quattro figlie del Re. La maggiore chiese condanna a morte, la seconda condanna a vita, la terza a vent’anni, e la piccina, che era la pi`u buona, e che dentro di s'e [51] capiva che la colpa era stata del fratello, chiese solo una condanna a otto anni, ma chiusa in una torre insieme col cadavere, perch'e l’avesse sempre sotto gli occhi e si pentisse. [52] Vinse il consiglio della pi`u piccina. La ragazza fu condotta alla torre, e passando, la figlia del Re pi`u piccina le disse all’orecchio:
49
un po’ discolo le dava anche noia – своенравный и надоедал ей
50
dai – ну, давай!
51
dentro di s'e – про себя
52
perch'e l’avesse sempre sotto gli occhi e si pentisse – чтобы все время был у нее перед глазами и чтобы раскаивалась
– Non aver paura. Io t’aiuter`o.
Difatti tutti i giorni mandava alla prigioniera della torre i cibi migliori della mensa di Corte.
Da tre anni la prigioniera stava chiusa nella torre, quando vide apparire in cielo l’uccello dalle grandi ali che l’aveva rapita. Si pos`o in cima alla torre, si costru`i un nido e fece le uova. Dalle uova nacquero dieci uccellini.
– Uccello, uccello, – diceva tutti i giorni la prigioniera, – come m’hai portato via da casa, portami via di qui.
Vicino alla torre, c’era il palazzo delle tre figlie maggiori del Re. E un giorno, stando alla finestra, sentirono questo discorso della ragazza e l’andarono a riferire al Re.
– Cacciate quell’uccello dalla torre, – ordin`o il Re. Le guardie, con le loro lance, buttarono gi`u il nido, i dieci uccellini caddero a terra e restarono morti.
La sera, la prigioniera vide il grande uccello scendere sugli uccellini morti con nel becco un ciuffo d’una certa erba, strusciarli con quell’erba e gli uccellini risuscitarono.
– Uccello, uccello, – disse la prigioniera, – portami quest’erba miracolosa!
L’uccello rivol`o via e ritorn`o con un fascio d’erbe nelle zampe.
La ragazza prese l’erba e corse a strofinarla sul cadavere del figlio del Re. A poco a poco, il figlio del Re risuscit`o.
Non so dire chi dei due fu pi`u felice: s’abbracciarono, si baciarono, si fecero tante feste.
La notizia la tennero segreta a tutti, tranne che alla figliola del Re la pi`u piccina, che, tutta contenta della bella sorpresa, prese a mandar loro ogni giorno ogni ben di Dio, e poich'e il fratello le chiese una chitarra, gli mand`o anche una chitarra.