Maria (Italiano)
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–In cambio di tutto cio che vi concediamo", disse rivolgendosi a mia madre, "dovete promettermi quanto segue: di non parlare a Maria del pericolo che la minaccia, ne di rivelarle nulla di cio che e accaduto tra noi questa notte. Devi anche conoscere la mia opinione sul tuo matrimonio con lei, se la sua malattia dovesse persistere dopo il tuo ritorno in questo Paese – perche presto ci separeremo per alcuni anni: come padre tuo e di Maria, non approverei una tale relazione". Nell'esprimere questa irrevocabile risoluzione, non e superfluo farvi sapere che Solomon, negli ultimi tre anni della sua vita, e riuscito a formare un capitale di una certa consistenza, che e in mio possesso destinato a servire da dote per sua figlia. Ma se lei muore prima del matrimonio, il capitale deve passare alla nonna materna, che si trova a Kingston.
Mio padre rimase per qualche istante nella stanza. Pensando che il nostro colloquio fosse concluso, mi alzai per ritirarmi; ma lui riprese il suo posto e, indicando il mio, riprese il discorso cosi.
–Quattro giorni fa ho ricevuto una lettera dal signor de M*** che mi chiedeva la mano di Maria per suo figlio Carlos.
Non riuscii a nascondere la mia sorpresa per queste parole. Mio padre sorrise impercettibilmente prima di aggiungere:
–Il signor de M*** vi concede quindici giorni per accettare o meno la sua proposta, durante i quali verrete a farci la visita che mi avete promesso in precedenza. Tutto sara facile per voi dopo quanto e stato concordato tra noi.
–Buona notte, allora", disse, posando la sua mano sulla mia spalla, "che tu sia molto felice nella tua caccia; ho bisogno della pelle dell'orso che ucciderai per metterla ai piedi della mia branda.
–Va bene", risposi.
Mia madre mi tese la mano e, stringendo la mia, disse:
–Vi aspettiamo in anticipo; fate attenzione a quegli animali!
Nelle ultime ore mi erano girate intorno cosi tante emozioni che quasi non riuscivo ad accorgermi di ognuna di esse, ed era impossibile per me affrontare la mia strana e difficile situazione.
Maria minacciata di morte; promessa come ricompensa per il mio amore, con una terribile assenza; promessa a condizione di amarla di meno; io obbligato a moderare un amore cosi potente, un amore per sempre posseduto da tutto il mio essere, a pena di vederla scomparire dalla terra come una delle bellezze fuggitive delle mie fantasticherie, e di dover apparire d'ora in poi ingrato e insensibile forse ai suoi occhi, solo per una condotta che la necessita e la ragione mi costringevano ad adottare! Non potevo piu ascoltare le sue confidenze con voce commossa; le mie labbra non potevano toccare nemmeno l'estremita di una delle sue trecce. Tra me e la morte, tra la morte e me, un passo in piu verso di lei sarebbe stato come perderla; e lasciarla piangere nell'abbandono era una prova al di la delle mie forze.
Cuore vile! Non eri capace di lasciarti consumare da quel fuoco che, mal nascosto, poteva consumare lei? Dov'e ora, ora che non palpiti piu; ora che i giorni e gli anni passano su di me senza che io sappia di possederti?
Eseguendo i miei ordini, Juan Angel busso alla porta della mia stanza all'alba.
–Come va la mattinata?
– chiesi.
–Mala, mio padrone; vuole piovere.
–Bene. Vai alla montagna e di' a Jose di non aspettarmi oggi.
Quando ho aperto la finestra mi sono pentito di aver mandato via l'omino nero che, fischiettando e canticchiando i bambu, stava per entrare nel primo lembo di foresta.
Un vento freddo e fuori stagione soffiava dalle montagne, scuotendo i cespugli di rose e facendo oscillare i salici, e distraendo la strana coppia di pappagalli viaggiatori nel loro volo. Tutti gli uccelli, lusso del frutteto nelle mattine allegre, erano silenziosi e solo i pellari svolazzavano nei prati vicini, salutando con il loro canto la triste giornata invernale.
In breve tempo le montagne scomparvero sotto il velo cinereo di una pioggia battente, che gia faceva sentire il suo crescente rombo mentre arrivava sferzante attraverso i boschi. Nel giro di mezz'ora, torbidi e fragorosi ruscelli scorrevano giu, pettinando i pagliai sui pendii dall'altra parte del fiume, che, gonfio, tuonava rabbioso e si vedeva nelle spaccature lontane, giallastro, straripante e fangoso.
Capitolo XVII
Erano passati dieci giorni da quella penosa conferenza. Non sentendomi in grado di assecondare i desideri di mio padre riguardo al nuovo tipo di rapporto che, a suo dire, avrei dovuto intrattenere con Maria, e dolorosamente preoccupata per la proposta di matrimonio fatta da Carlo, avevo cercato ogni sorta di pretesto per allontanarmi da casa. Trascorsi quei giorni chiusa nella mia stanza o in quella di Jose, vagando spesso a piedi. Le mie passeggiate erano accompagnate da qualche libro che non riuscivo a leggere, dal mio fucile, che non sparava mai, e da Mayo, che continuava a stancarmi. Mentre io, preso da una profonda malinconia, lasciavo passare le ore nascosto nei luoghi piu selvaggi, lui cercava invano di appisolarsi raggomitolato nella lettiera di foglie, da cui le formiche lo facevano sloggiare o formiche e zanzare lo facevano saltare con impazienza. Quando il vecchio si stancava dell'inattivita e del silenzio, che non amava nonostante le sue infermita, si avvicinava a me e, posando la testa su una delle mie ginocchia, mi guardava affettuosamente, per poi allontanarsi e aspettarmi a qualche metro di distanza sul sentiero che portava alla casa; E nella foga di metterci in cammino, quando mi aveva convinto a seguirlo, faceva anche qualche salto di entusiasmo gioioso e giovanile, in cui, oltre a dimenticare la sua compostezza e gravita senile, se la cavava con poco successo.
Una mattina mia madre entro nella mia stanza e, sedendosi alla testa del letto da cui non ero ancora uscito, mi disse:
–Non puo essere: non dovete continuare a vivere cosi; non sono soddisfatto.
Mentre io tacevo, lui continuo:
–Quello che fai non e cio che tuo padre ha richiesto; e molto di piu; e la tua condotta e crudele nei nostri confronti, e ancor piu nei confronti di Maria. Ero convinta che le vostre frequenti passeggiate avessero lo scopo di andare da Luisa, per l'affetto che hanno per voi in quel luogo; ma Braulio, che e venuto ieri sera, ci ha fatto sapere che non vi vedeva da cinque giorni. Cos'e che vi provoca questa profonda tristezza, che non riuscite a controllare nemmeno nei pochi momenti che passate in compagnia della famiglia, e che vi spinge a cercare continuamente la solitudine, come se fosse gia fastidioso per voi stare con noi?
I suoi occhi si sono riempiti di lacrime.
–Mary, signora", risposi, "deve essere completamente libero di accettare o meno la sorte che Carlo gli offre; e io, come suo amico, non devo illuderlo sulle speranze che giustamente nutre di essere accettato.
Rivelai cosi, senza poterne fare a meno, il dolore piu insopportabile che mi aveva tormentato dalla sera in cui avevo saputo della proposta dei signori di M***. Le previsioni fatali del medico sulla malattia di Maria non erano diventate nulla per me prima di quella proposta; nulla la necessita di separarmi da lei per molti anni a venire.
–Come hai potuto immaginare una cosa del genere?
– Ha visto il vostro amico solo due volte, una volta quando e stato qui per qualche ora e una volta quando siamo andati a trovare la sua famiglia.
–Ma, caro mio, resta poco tempo perche cio che ho pensato sia giustificato o svanisca. Mi sembra che valga la pena di aspettare.
–Siete molto ingiusti e vi pentirete di esserlo stati. Maria, per dignita e dovere, conoscendo se stessa meglio di voi, nasconde quanto la vostra condotta la faccia soffrire. Stento a credere ai miei occhi; sono sbalordita nell'ascoltare cio che avete appena detto; io, che pensavo di darvi una grande gioia, e di rimediare a tutto facendovi sapere cio che Mayn ci ha detto ieri al momento della separazione!